PIETRO GROSSI
Nasce a Venezia nel 1917 e si diploma in violoncello e composizione al Conservatorio di Musica di Bologna .
Negli anni '60 abbandona l'attività professionale, mantenendo però quella didattica al Conservatorio "Cherubini "di Firenze,e inizia la ricerca e la sperimentazione nel campo della musica elettroacustica . Nel 1963 fonda lo studio di Fonologia Musicale di Firenze (S 2F M ) e nel 1965 ottiene l'istituzione della cattedra di Musica elettronica ( la prima in Italia) presso il Conservatorio di Musica di Firenze .
Compie le prime esperienze di computer music nel 1967.
Successivamente promuove l'istituzione della Divisione di Informatica Musicale al CNUCE, Istituto pisano del CNR .
Presenta il suo primo package di programmi destinati alla computer music al Festival di Musica
Contemporanea di Venezia del 1970 e nello stesso anno compie la prima esperienza di telematica musicale tra Rimini (Fondazione Pio Manzù) e Pisa (CNUCE)
Nel 1984 promuove l'istituzione di un corso di Informatica Musicale presso il Conservatorio di Musica di Firenze.
Da questo momento allarga il suo campo di ricerca e di produzione alla grafica .( si tratta di elaborazioni visive realizzabili su personal computer con programmi dotati di autodecisionalità) ed elabora il concetto di HOMEART "arte creata da e per se stessi,estemporanea effimera, oltre la sfera del giudizio altrui". Una serie di mostre e manifestazioni a Firenze,Ferrara ,Bologna, Milano, Roma, Napoli, La Spezia documentano la sua produzione.
Sempre spronato dal desiderio di esplorare le miriadi di possibilità offerte dall'elaboratore
nel 1991 crea l'HOMEBOOK. Si tratta di un'editoria personalizzata e realizzata con programmi creati da lui stesso, che assicurano l'unicità grafica di ciascuna opera.( Un prototipo è stato presentato al Museo Pecci di Prato nel corso di una serata dedicata anche ad un dibattito sugli aspetti teorici della sua attività artistica.)
A tutt'oggi ha prodotto 86 programmi che generano caratteri diversi e qualche centinaio destinati a costituire lo sfondo grafico su cui inserire i testi.
Anche con questo progetto di Editoria variabile riconferma il senso di un'affermazione che gli è particolarmente cara:
" IL COMPUTER CI LIBERA DAL GENIO ALTRUI ED ACCRESCE IL NOSTRO"