Note
biografiche Un mappamondo che non includa
Utopia non merita neppure uno sguardo……
Luciano Romoli è nato a Firenze il 4 aprile 1938 e
fin da ragazzo ha tentato di descrivere e rappresentare la Poesia dell'Universo
facendo ricorso alla conoscenza artistica e scientifica ma, principalmente,
all'immaginazione.
Nel 1958 inizia a pubblicare una rivista per
raccogliere i contributi di studiosi, ricercatori e artisti interessati a
sviluppare un dibattito sul tema relativo al rapporto arte-scienza.
Poco dopo getta le basi della sua utopia, ancor oggi
attuale a distanza di quarant'anni, con la quale dà vita a una Micropoli, una
sorta di città ideale fatta di cultura e di lavoro, abitata da uomini liberi e
creativi e nella quale privilegiare la fantasia su ogni altra virtù.
In questo arco di tempo realizza e alimenta un
centro ricerche per concretizzare idee originali nei settori della cibernetica,
dell'informatica, della multimedialità e insieme, come ingegnere creativo, sviluppa
il suo massimo impegno nell'ottica di tener unite, in modo complementare, téchne e teckniké.
Teorico dell'arte scientifica, considera
inscindibili arte e scienza e di fondamentale importanza la loro reciproca
contaminazione.
Realizza i suoi modelli-metafore e le immagini
correlate al suono, usando i mezzi della tradizione e quelli che utilizzano le
moderne tecnologie.
Considera di grande importanza il ruolo del computer
perchè strumento virtuale di simulazione artistica e scientifica e perchè potenziale
punto di incontro fra poesia e logica, dove produrre finzioni e imitazioni,
simboli e metafore, con le quali stimolare e aumentare l'immaginazione.
Sostiene che il vero strumento del quale comunque si
servono, tanto l'artista quanto lo scienziato, sia la fantasia, che viene prima
di tutto e che è unica sorgente della creatività.
Autore di pubblicazioni di carattere artistico e
scientifico; sul tema relativo al rapporto arte-scienza ha ideato e prodotto
vari films.
Presente alle più importanti Rassegne d'arte in
Italia e all'estero.
Ama giocare con le bolle di sapone perché le bolle
di sapone costituiscono un punto di incontro tra geometria e bellezza, tra
estetica e matematica, tra sogno e logica.
Coltiva idee; ama la libertà e il coraggio.